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Chi non conosce l'invocazione che risuona nelle pagine dei famosi racconti di un pellegrino russo? "Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me, peccatore". In questa formula, tipica della preghiera esicasta, sono sintetizzati i due inseparabili aspetti dell'esperienza cristiana e monastica: il pentimento e la misericordia divina attesa come dono. Il libro, attingendo con competenza alle fonti del monachesimo antico, approfondisce queste due realtà correlative e inseparabili. La gratuità della misericordia non sarebbe efficace e operante se non fosse accolta con cuore pentito e penitente, mentre il pentimento è già un segno della misericordia di Dio che porta frutti di conversione nel credente che umilmente l'accoglie. Un libro che apre ai tesori della spiritualità monastica, rendendoli attuali per i credenti di ogni condizione di vita.